1856, Giuseppe Girolami, Sulla pazzia: Studj psicologici e patologici, 170:
Ne viene quindi quell’essenziale stato patologico che regge gran parte delle neuralgìe, ed è concomitante pure ad alcune neurosi; e che si distingue col nome di eteroidesi, di neuroidesi.
1869, Catone Tempesti, “Dei vessicanti come agiscano e quando debbansi adoperare nelle febbri e nelle infiammazioni” in Lo Sperimentale, volume XXIV, 436:
Siccome adunque nelle infiammazioni procurando delle artificiali flussioni di sangue in lontananza dal luogo affetto, sì disse farsi revulsione, ed ematica revulsione, in disgravio della emoidesi già formata; così attivando l’ innervazione verso una data provincia di nervi, accumulando ivi l’ elemento nervoso sensifero, si dirà che ne facciamo revulsione, o spostamento, da qualche altra provincia nervosa ove stabilita siasi una neuroidesi, o una eteroidesi.
